| Sasu Naru: un amore immenso, un legame eterno
Prologo NB: "..."= pensieri Erano passati anni dal loro primo "vero" incontro ed erano ormai nel Team 7 insieme a Sakura ma il loro legame atavico ormai si era già formato in quel lontano giorno di pioggia quando erano bambini....Vagando per Konoha sotto la fitta pioggia, Naruto si trovò davanti alla casa del sopravvisuto del Clan Uchiha, il bambino solo e scontroso che voleva sempre fare tutto da sè ed era il genio dell'Accademia che non parlava mai con nessuno. Passando davanti alla porta Naruto udì urla disperate ed incurante di tutto si fiondò in casa Uchiha...corse e corse seguendo i gemiti sino ad arrivare ad una porta da cui i gemiti parevano provenire fitti e strazianti, la paura lo colse: cosa fare una volta aperta la porta? Come intervenire contro gli aggressori? Quel bambino viveva solo come lui ma in quella enorme casa e oltretutto era orfano e ricordava i suoi genitori, Naruto da sempre si era sentito a lui vicino ma non aveva mai osato avvicinarlo anche perchè lo sentiva ostile al mondo. Mentre esitava i gemiti si fecero più forti, sempre più forti, Naruto smise di indugiare ed entrò rimanendo, così, sciockato: a parte Sasuke non vi era nessuno nella stanza ma lui continuava a contorcersi a terra e a gemere e urlare...Che fare? Chiamare aiuto o soccorerlo? Rimanere in disparte o chiamarlo? I gemiti e le urla si facevano sempre più grandi ma nessuno accorreva...Già le case li inotrno erano disabitate poichè gli appartententi al clan Uchiha erano morti tutti...Era la prima volta che ciò succedeva o no? Il genio irraggiungibile mostrava ora a Naruto forse il suo più grande segreto? Mentre mille e più domande simili affollavano la mente del piccolo Naruto egli sentì sopra di sè come un'inquietante e tremenda pressione, alzo gli occhi e Sasuke lo stava guardando torvo e cupo: Naruto aveva decisamente paura, mai aveva sentito un'aura così minacciosa...quell'istante parve eterno...In un solo istante Naruto vide materializzati ed indirizzati a lui sentimeni simili a quelli che lui provava e mascherava col sorriso e le marachelle ma centuplicati, in qualche modo quell'aura e quello sguardo erano un muto sfogo, uno sfogo che, mentre lui a lungo aveva sognato di poter fare, sapeva invece Sasuke non voleva mostrare a nessuno...D'un tratto non ebbe più paura e dolcemente sorrise rimandendo fermo: Sasuke continuava a guardarlo nella stessa maniera ma Naruto ora non aveva più paura, voleva aprirsi a Sasuke, fargli sapere che lui c'era e lo comprendeva, lentamente si avvicinò a Sasuke sempre sorridendo e con occhi sereni e caldi...Sasuke dal gelo del suo cuore sentì come uno spiraglio di luce, un raggio di sole che timidamente illuminava il buio della sua anima e lievemente leniva quel dolore atroce....smise di piagere e sostenne quel meraviglioso e sereno sguardo. Magica alchimia dei cuori: nel momento in cui Naruto aveva visto quanto dolore e disperazione celava Sasuke tanto il suo dolore si era alleviato e tramutato in sereno sorriso consolatorio e comprensivo per Sasuke...i cuori di entrambi cominciarono a battere sempre più forte ma non trapelava nulla all'esterno...Ora l'uno di fronte all'altro si fissavano: Naruto manteneva il dolce sguardo, Sasuke aveva cambiato invece espressione da torva e cupa in profondamente triste, il vuoto del suo cuore trapelava a fiotti e Naruto in quel momento pensava solo a colmarlo.... Accadde tutto in un istante...
Naruto aprì le braccia e Sasuke appoggiò il capo chino sulla sua spalla, lentamente si sedettero e stettero così per un numero imprecisato di ore.... La fronte di Sasuke scottava forte e Naruto lo stringeva ancora di più a sè...ad un certo punto Sasuke cominciò a sussurrare: Onii-chan, perchè? Perchè? No, no non è possibile, perchè proprio tu! No, no, basta ti prego non voglio vedere tutti che muoiono....Mamma, papà, zio, zia...No, no, Onii-chan cosa hai fatto, perchè?!?!?!? No! Sasuke respirava affannato e si stringeva a Naruto mentre pronunciava queste parole, la febbre si era alzata, eppure Sasuke non era bagnato dalla pioggia...cosa poteva avergliela provocata...mentre in stato di incoscienza continuava a dire frasi simili Naruto pensò fra sè: "Nessuo nemmeno il mio Sensei mi ha mai detto come è stato sterminato il clan Uchiha e mi si è anche raccomandato di non nominare questo fatto mai e in particolar modo davanti a Sasuke....Cosa è successo a questo Clan....perchè Sasuke, il migliore ed il più autonomo di tutti noi è ridotto ora così....Quale grande tormento cela dentro di sè?...Che stupido sono stato a pensare di avere la situazione peggiore di tutti...almeno io non ho ricordi...ma lui cosa avrà visto e cosa avrà vissuto?" Mentre Naruto rimurginava su ciò, Sasuke si mise a tremare...la febbre si era ancora alzata...improvvisamente si avvinghiò a Naruto dicendo nel delirio: No, Onii-chan, ho paura basta, fermati, perchè?!?! Perchè?!?!? Non puoi aver fatto una cosa simile, tu no...C-c-cosa hai detto? N-n-no...N-n-non sei il mio Onii-chan...N-n-no...N-n-no... Naruto stringeva Sasuke forte a sè ma il bambino ancora tremava come una foglia...scottava da far paura e lui sapeva solo che non lo vovleva assolutamente lasciare, sentiva che lo avrebbe potuto stringere così per l'eternità...Non importava il resto del mondo, importava solo non lasciar andar via Sasuke da quell'abbraccio...non lasciar andar via Sasuke...da lui...Tale pensiero balenò in testa a Naruto che per un momento pensò a Sakura-chan, Sakura-chan che lo prendeva sempre in giro ma che lui voleva per fidanzatina...avrebbe dovuto stringer lei così e non Sasuke, eppure non lo voleva in quel momento, no, Sakura-chan non era nel suo cuore, forse non lo era mai stata...il suo cuore urlava un solo nome: Sasuke...il quale tremava e scottava sempre di più e che lui stringeva e non voleva assoltamente lasciar andare...ma doveva pur far qualcosa...rimanendo in quella stanza fredda di certo Sasuke sarebbe peggiorato. Raccogliendo tutte le sue forze Naruto lo prese in braccio e cominciò a vagare per la casa in cerca di quella che poteva essere la sua stanza e alla fine la trovò...fece distendere Sasuke sul futon e fece per alzarsi per andare a prendere dell'acqua ghacciata quando Sasuke aprì gli occhi e lo fissò intensamente mentre lo afferrava per un braccio...Ancora quell'aura pesante e minacciosa incombeva su Naruto ma lui non la temeva ed anzi sorrise: Come ti senti ora? Vedo che tremi ancora ma hai almeno la forza per trattermi il braccio... T-t-tu c-c-cosa...ci fai in...casa mia....S-s-sei entr-r-rato senza permes-s-so... Sasuke si lasciò andare, ormai non aveva più forze e respirava affannosamene e nonostante questo non smetteva di guardare Naruto con uno sguardo triste ma torvo...Naruto fu sopraffatto da tanta determinazione... Hai ragione e ti chiedo scusa...è che urlavi talmente forte e in maniera così disperata che, sapendo che vivi solo, temevo ci fosse qualcuno che ti stesse facendo del male e senza pensarci sono corso a vedere... Naruto metre parlava arrisì e abbassò gli occhi, il cuore gli sobbalzava nel petto...era la prima volta che parlava a Sasuke...il genio solitario, l'irraggiungiblile suo ideale...e...il..."suo" Sasuke....Dal canto suo Sasuke alle parole di Naurto...sgranò gli occhi e fra sè dissè: "Quel giorno, perchè quel giorno nessuno accorse ai miei urli...ora è troppo tardi...ora sono comunque solo...lui non..." In quel momeno alzò gli occhi e vide l'azzurro sereno degli occhi di Naruto che gli sorrideva tutto rosso in viso, goffo e imbarazzato... "Lui non potrà mai...ma sono troppo debole per mandarlo via...ora il mio cuore è troppo debole..." La vista gli si offuscò e svenne...Naruto lo soccorse, lo risistemò sul futon e andò a prendere l'acqua...Fu una lunga notte...Sasuke era agitato e ripeteva nel delirio della febbre le stesse frasi sconnesse ma non lasciava la mano di Naruto...che dal canto suo faceva di tutto per accudirlo...insomma alla fine la febbre scese e il respiro di Sasuke si fece più regolare...Ma le domande di Naruto gli rimombavano in testa e non si dava pace: quale tormento, quale oscuro passato avevano sconvolto così l'impassibile Sasuke? Cosa poteva fare lui per alleviare questo dolore?...Mentre continuava a pensare a questo improvvisamente anche lui crollò dal sonno...per fortuna il giorno dopo era di riposo e non c'erano lezioni per entrambi, nessuno li avrebbe cercati... Sasuke sentendo il corpo caldo di Naruto su di sè aprì gli occhi: Naruto era steso trasversalmente su di lui e la sua testa era china sulla sua spalla...i suoi capelli sapevano di cocco...così dolce e così gradito a lui era quel profumo...Bastò quello e...
lo strinse a sè con tutta la forza che aveva in corpo, tanto che Naruto si svegliò meravigliato e basito: il profumo di Sasuke...muschio bianco...il suo cuore, setiva battere forte il cuore di Sasuke...no, se avesse scoperto che era sveglio sicuramente lo avrebbe allontanato, Sasuke mai avrebbe ammesso una cosa simile, di questo Naruto era sicuro...così fece finta di dormire per godersi quell'abbraccio.... "Va tutto bene...solo per stanotte...solo per ora...così "respiro", così non penso e tutto mi pare possibile...anche una vita felice...solo questo...almeno per stanotte...mi darà la forza per ciò che dovrò fare in futruo...perchè lui e perchè ora...se fosse giunto qualcuno anni fa...,ora non ho scelta...ma per stanotte voglio "riposare"..." Stringere a sè Naruto provocò in Sasuke un turbinio di emozioni: l'appestato del villaggio che lui da lontano vedeva, di cui lui sentiva la sofferenza ma che lui...che lui sapeva in realtà esssere solo e che in questo si somigliavano anche se per motivi completamente diversi....quante volte avrebbe voluto avere una sofferenza simile alla sua e più semplice da sopportare...quante volte lo vedeva ridere e scherzare mentre sapeva che reprimeva il dolore sforzandosi di piacere a tutti...Come mai lui lo intuiva? Non ne aveva idea, ma sapeva che era così...e ora fra le sue braccia sembrava un cucciolo inerme, lui lo spericolato e briccone Naruto che tra le braccia di Sasuke dormiva così profondamente....Quante volte in futuro quella notte avrebbe risollevato le loro stanche e tristi anime....ma allora l'innocenza e i tempi prematuri facevano vivere il momento di un'intensità particolare ed unica....due corpi e un anima, respirando all'unisono stretti l'uno all'altro. Il cielo cominciava a schiarisi e a Naruto, anche se a malicuore, parve l'ora di far capire che si stava svegliando, oh non avrebbe voluto, ma sapeva che doveva far così per non ferire l'orgoglio di Sasuke. Cominciò a muoversi e prontamente Sasuke se ne accorse... Non ancora...perchè così presto... Senza rendersene conto parlò a voce alta... "Che faccio ora?" Dopo questo pensiero, che lo inquietò piacevolmente, Naruto si strinse ancora di più a Sasuke facendo finta di dormire...avrebbe lasciato che Sasuke decidesse cosa fare, del resto si era arreso a lui a quel primo sguardo appena prima del loro primo abbraccio... Passarono ancora alcune ore e Naruto si addormentò per davvero...il sole ora illuminava tutto il suo viso...e socchiuse gli occhi: Sasuke non c'era più e abbracciava il cuscino...che fare? Pensando che andarsene senza proferir parola fosse la miglior soluzione si alzò, si stiracchiò e si mise a posto i vestiti, fece per uscire dalla stanza quando ecco Sasuke che apriva la porta...così vicini di nuovo: arrossirono entrambi e Naruto distolse subito lo sguardo in atteggiamento quasi vergognoso...provava in effetti vergona davanti lui, la tipica vergogna di un bambino di fronte a qualcuno per lui così grande ed al contempo importante, avevano solo nove anni eppure...eppure Naruto già sapeva che nessuno avrebbe contato più di Sasuke...Sasuke dal canto suo, vedendo Naruto abbassare la testa, arrosì ma subito si ricompose: Era ora che ti svegliassi casa mia non è mica un albergo! Ora in pieno giorno non te ne puoi andare magari qualcuno passa per la strada e ti vede uscire, logico che non farai parola di quel che hai visto nè del fatto che sei venuto qui, altrimenti ti uccido! Naruto lo guardò incredulo: "Cosa mi aspettavo? E' Sasuke, il glaciale e soitario genio, che altro mi aspettavo?" Che è hai perso la lingua? Di là c'è da mangiare, io esco ad allenarmi, quando fa buio esci pure ma non azzardarti a farlo prima!!! Lo sgurdo sprezzante e l'aria di superiorità del solito Sasuke erano lì davanti a Naruto...la porta si chiuse...e si senti anche sbattere la porta d'ingresso...Sasuke era uscito...non sarebbe più tornato...non rimaneva che aspettare la sera...Nell'attesa Naruto pianse abbraccinado quel cuscino che ancora sapeva di muschio bianco e al calar della sera uscì furtivamente da casa di Sasuke e se ne andò a casa sua.... Come mai allora, nonostante questo, in seguito Naruto si comportò in maniera così provocatoria con Sasuke?
Edited by tisifone75 - 9/7/2010, 02:49
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